IsoleBianche

III – Belén, la città galleggiante

Il bonghito s’infila per i miserevoli canali d’acqua putrida che solcano il quartiere galleggiante di Belén, quell’area semiperiferica di Iquitos che sconfina nel Rio Itaya. L’acqua è ancora alta e questo centro di anime semplici e povere si adatta come può a convivere con la precarietà delle maree fluviali, tra i piani bassi e alti di catapecchie fatiscenti e casupole di legno, in bilico su palafitte e transenne che le intrecciano le une alle altre in un labirintico proscenio teatrale.

Ecco Belén, la Venezia dell’Amazzonia!” continua a farsi vanto Marcos, la nostra guida che ci accompagna in questa escursione mattutina, del tutto ignaro di cosa sia Venezia, evidentemente, a parte la faccenda dell’acqua. Una diversa prospettiva di come popoli assai lontani per cultura e geografia hanno cercato di risolvere il medesimo problema. Certamente, se questa fosse la nostra Venezia, per noi italiani sarebbe tutto più semplice. La raderemmo al suolo senza tanti rimpianti e senza problemi.

Eppure, questo coacervo di abitazioni miserande, di latrine a cielo aperto tirate su con quattro assi sbilenche per un minimo di pudore e privatezza, bagni che scaricano nella stessa acqua nella quale le donne fanno bucato e lavano stoviglie, eppure, dicevo, tutto questo ha un suo fascino indiscutibile che rapisce e ammalia tra odori, musiche, voci che si combinano ad ogni svolta in un ritmo insondabile e inspiegabile.

Sono scene di vita quotidiana, la vita della gente del fiume che ammalia sempre, la sua lentezza ovattata dal fluire dell’acqua, quel scivolare lento e inarrestabile nello scorrere dei giorni, senza fretta, misterioso a seguire proprie vie e propri tempi.

Si aprono le casupole sui canali al nostro curiosare indiscreto e sfacciato, si aprono a mostrarsi, frammenti di quotidianità senza veli, nel pudore semplice di gestualità antiche, dimenticate: sorelline che spidocchiano fratellini, donne che lavano i panni, donne che tengono in braccia i piccoli, donne che allattano, donne che sbirciano da pertugi aperti su pareti di legno segnate dai livelli di marea. Donne tutte imbellettate che pagaiano fiere e altezzose canoe tagliate in un tronco con la medesima disinvoltura con la quale guiderebbero una Smart, lo sguardo impenetrabile a fissare le tue curiosità: chi sono, dove andranno mai così acconciate?

Bambini sorpresi nei loro giochi ci guardano curiosi al nostro fluire lento, ambasciatori di mondi lontani e forestieri. Uomini che s’incrociano per le vie d’acqua e vanno al mercato, indifferenti e già altrove. Altri, seduti a guardia delle loro piccole botteghe, statuarie icone di mercanti, gli occhi neri a squadrarti tra ipotesi differenti.

Il cielo riflette batuffoli di nuvole a galleggiare sui solchi che le canoe rilasciano in piccole onde pigre. Cartelloni appesi a ballatoi avventizi pubblicizzano le virtù della fede in Dio, equamente ripartita a seconda delle confessioni e delle parrocchie.

Negli slarghi di ipotetiche piazze affiorano palerie di metallo e legno a disegnare scheletri rettangolari, le porte senza reti dove nelle estati secche i ragazzini si sognano campioni come tanti Ronaldo e Messi. E gli odori si miscelano ovunque tra ciuffi di giacinti e frammenti di vegetazione che l’acqua fluisce dall’orizzonte luminoso e vasto, presagio di possibilità infinite, fantasia dell’ignoto. Ma là dove il fiume si ritira esili le impalcature si ergono in tutta la loro fragilità, nell’equilibrio incerto di palafitte piantate nella melma marcescente e maleodorante impregnata di rifiuti multicolori.

Ovunque le maree risalgano e si ritirino la coltre dei rifiuti s’ammucchia e s’ispessisce a misurare, inesorabile, l’avanzare del progresso e della civilizzazione.

 

 

Immagini collegate:

5 Commenti

  1. tinyurl.com

    I like it whenever people come together and share opinions.

    Great site, continue the good work!

    Risposta
  2. tinyurl.com

    I’m extremely pleased to find this web site. I want to to thank you for your time for this fantastic read!!
    I definitely appreciated every bit of it and I have you
    book-marked to check out new things in your web site.

    Risposta
  3. a coconut oil

    Its such as you learn my thoughts! You appear to know so much approximately this, such as you wrote the e book in it or
    something. I believe that you could do with a few p.c. to force the message house a bit, however other than that, this is magnificent blog.
    An excellent read. I’ll certainly be back.

    Risposta
  4. plenty of fish dating site

    It’s hard to come by well-informed people for this topic, however, you sound like you know what you’re talking about!
    Thanks

    Risposta
  5. orcid.org

    I am genuinely thankful to the owner of this web site who has shared this great piece of
    writing at at this time. https://orcid.org/0000-0001-8469-1280

    Risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *